Si intitola “Il tempo migliore” questo lungo progetto firmato da Gianfranco Mauto che pubblica quasi in parallelo anche una versione acustica dell’intero disco in cui ad ogni brano restituisce una dimensione pianoforte e voce, rigorosamente ripresa dal vivo… regna un peso umano e spirituale per niente trascurabile che ci viene da sottolineare con emozione. Un disco di pop d’autore, di canzone libera e leggera, intensa e mai scontata per quanto la forma sia quella conosciuta da sempre. E non per ultima ma anzi come una delle prime cose da dire c’è che in questa versione titolata “Il tempo migliore - acustico”, troviamo due splendide versioni di “Nero Bianco e Blu”, brano di cui Mauto firma la musica a coronare una lirica inedita del grande Piero Ciampi. Due versioni di questo stesso brano dunque, visto che il cantautore romano si concede il lusso di duettare in una delle due anche con Miranda Martino, la vera destinataria di questo foglietto scritto dall’artista e poeta toscano. Insomma parliamo di un viaggio, di un’esperienza antica, di un linguaggio intramontabile e di una voce che restituisce voce al mito e alla sua penna.
La voglia di mostrare, accanto alla versione “vestita” (contenuta nell’album “studio”) l’anima nuda di una canzone ( in chiave “acustica”). Nel momento in cui nascono così spoglie, le canzoni conservano, secondo me, la loro“verità” e per questo ho voluto fermarle anche così, dal vivo, con solo pianoforte e voce.
Non potevo assolutamente chiedere di più! È stato, a dire il vero, un “doppio” regalo inaspettato. Prima incontrare Miranda, una grandissima donna prima che artista poliedrica e sensibile; e poi imbattermi nel genio visionario di Piero Ciampi, da sempre ammirato e per me, affascinante esempio di modernità. Nei nostri incontri, Miranda mi ha sempre raccontato con passione la sua vita ricca di esperienze e di incontri e, tra gli altri, quello formidabile con Piero Ciampi, che, in amicizia, frequentando la sua casa romana negli anni ’70 decise, come gesto d’affetto, di regalarle una poesia. Un giorno Miranda mi ha chiesto di musicarla, e da lì è nato tutto…
Trovarsi di fronte parole scritte nel ’77, così aspre e dolci, ancora così attuali, come un disperato inno alla vita: un’emozione incredibile…
Non saprei, so soltanto che forse Miranda ha saputo leggere fra le “mie” righe e capire che era il momento di farlo, dandomi un grande onore ma anche un grande onere: ho provato a farlo, avvicinandomi in punta di piedi all’opera di questo grande artista, cercando però di rimanere comunque me stesso e di rendere attuali quelle frasi con il loro intenso messaggio.
Sì, quando succedono queste cose incredibili lo è già! E mi auguro ce ne siano sempre di nuove: la speranza è quella di non smettere di cercare ovunque un modo per essere migliori, questo è il futuro che mi aspetto.