Con alle spalle un percorso fatto di sfide, traguardi e una passione mai spenta, Eleven Joe torna a farsi sentire con “Senza l'amore che dai”, il suo nuovo singolo. Un brano che segna una tappa importante della sua evoluzione artistica, frutto di esperienze diverse e di un desiderio costante di crescita. Dai primi passi al Festival di Saint Vincent al musical con Paolo Meneguzzi, Eleven Joe ha imparato a trasformare ogni occasione in una spinta verso nuovi orizzonti.
Abbiamo intervistato l'artista per ripercorrere insieme la sua storia, le sue ambizioni e i sogni che ancora porta nel cuore.
La tua storia racconta di passione, impegno e anche qualche ostacolo: cosa ti ha spinto a non mollare?
La passione. Anche quando tutto sembrava andare storto, quando non arrivavano risultati o mi sentivo bloccato, tornavo sempre lì: a scrivere, a cantare. E poi la voglia di condividere quello che sento, di arrivare a qualcuno, mi ha sempre spinto a continuare.
Dal Festival di Saint Vincent al musical di Paolo Meneguzzi, hai fatto esperienze diverse: cosa hai imparato da quei momenti?
Ho imparato che ogni occasione ti lascia qualcosa. Il Festival di Saint Vincent mi ha fatto capire cosa vuol dire mettersi in gioco sul serio, mentre il musical mi ha insegnato il valore del lavoro di squadra. Anche se erano esperienze diverse tra loro, mi hanno dato fiducia e mi hanno fatto crescere, sia come artista che come persona.
Hai parlato del desiderio di esprimerti in nuove forme: quali sono i prossimi orizzonti che vuoi esplorare artisticamente?
Voglio continuare a evolvermi, senza chiudermi in uno stile fisso. Mi piacerebbe unire musica e parole in modo più visivo che raccontino una storia anche attraverso le immagini. E sto anche lavorando su brani, dove la voce e il significato siano al centro.
Cosa diresti oggi al ragazzo che scriveva canzoni con il suo professore delle superiori?
Gli direi di non avere fretta, ma di non smettere mai. Che le cose belle arrivano quando meno te lo aspetti, ma solo se ci credi davvero. Ogni esperienza mi ha segnato durante il percorso che porta ad essere quello che sono ora.
Hai un sogno legato alla tua musica che ancora non hai realizzato e che ti porti nel cuore ogni giorno?
Sì, salire su palchi importanti con le mie canzoni, guardare il pubblico e sentire che le parole che ho scritto sono diventate anche le loro. Non solo per una questione di successo, ma per creare un legame vero con il pubblico.
