Ro'Hara: intervista alla cantautrice veronese


«Sentivo il bisogno di far capire alle persone come me che non siamo soli e che, per quanto possa fare male vivere situazioni tremendamente faticose e dolorose da lasciare andare, tutto alla fine passa e si riequilibra. Per questo ho scelto il termine “Shalla”, un neologismo chiaro e diretto che tutti noi dovrebbero utilizzare ogni giorno per dire agli altri, ma soprattutto a noi stessi: “stai sereno, rilassati e respira”»
, così Rossella Prignano, in arte Ro'Hara presenta il suo nuovo singolo "Shalla".

Ciao, grazie di essere qui con noi. Parlaci di te e di come è nata la tua passione per la musica?
Ho la passione per la musica fin da bambina, passione che mi ha portata ad avere sempre tanta curiosità nei confronti di quest'arte. Da piccola, ho imparato molto imitando le voci più famose dell'epoca. I miei genitori mi hanno iscritta ad una scuola di canto a 12 anni e da li non ho mai abbandonato la musica. Ciò da cui imparato maggiormente e che posso definire una delle tappe più importanti del mio percorso musicale, sono i concerti dal vivo. Grazie alla musica live ho imparato ad avere contatto con il pubblico, a superare l'ansia e a sostenere vocalmente e fisicamente ore di concerto. Ho partecipato anche a vari concorsi canori, dai quali ho ricevuto belle soddisfazioni, tra i quali: "Vincitrice del Talent Vocal Selection" con Mara Maionchi, finalista a Musicultura, due volte finalista al "Tour Music Fest", vincitrice del "Premio Casa della musica" con Andrea Rigonat e tra i vincitori di "A Voice for Music" con direttori artistici Loretta Martinez ed Enzo Campagnoli

Qual è il messaggio che vuoi lanciare con la tua musica?
La mia musica desidero sia per tutti e di tutti. Vorrei far capire alle persone come me che non siamo soli e che ciò che stai vivendo tu, lo sta vivendo anche qualcun'altro.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile?
Fin da bambini ascoltavo generi diversi, anche completamente contrastanti tra loro: da Ella Fitzgerald a Celin Dion, da Battisti a Michael Jackson, dai Beatles agli Aerosmith, ma l'artista che maggiormente mi ha spinta a fare musica nella vita e mi ha insegnato la sensibilità per la musica, è Jeff Buckley. 

Di cosa parla il tuo nuovo singolo e cosa vuole trasmettere?
"Shalla" è stata una delle ultime canzoni che ho scritto ed inserito nel mio ep. E' nata nell'intimità della mia stanza. Non stavo passando un bel periodo, ho quindi sfogato tutto, buttando fuori il disagio e la tristezza che provavo in quel momento. Il brano in pochi giorni l'ho completato, di melodia e di testo ed il mio produttore Cristiano Norbedo, lo ha voluto subito arrangiare in studio perchè sentiva ci fosse del potenziale. Avevo le idee chiare su cosa volessi trasmettere, ovvero che tutti quanti noi, nella vita, viviamo spesso situazioni e persone che facciamo fatica a lasciare andare. Nel momento in cui troviamo la forza per reagire, tutto migliora e si riequilibra.Il testo di "Shalla" ha parole sicuramente forti ed emotivamente emozionanti ma il tutto è accompagnato da un sound fresco, moderno e pieno di ritmo, che crea tanta energia positiva e speranza.

Che progetti hai per il futuro?
Ora come ora voglio dedicarmi all'uscita dei vari singolo del mio nuovo ep; farmi conoscere e cantare i miei brani nei concerti per crearmi piano piano un pubblico più ampio.

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