Intervista al gruppo vocale polifonico dei Vocal Blue Trains


I Vocal Blue Trains sono un gruppo vocale polifonico di 30 cantanti e musicisti, fondato e diretto da Alessandro Gerini, cantante, vocal coach e arrangiatore Italo-Polacco. Una realtà poliedrica che sposa l'impronta corale del gospel e della polifonia tradizionale con le moderne sonorità della musica elettronica e dell’ambient house.

I Vocal Blue Trains sono:
SOPRANO 1: Lucilla Fossi, Egle Ihle, Francesca Pieraccini, Giada Secchi
SOPRANO 2: Camilla Barbugli, Silvia Benincasa Kraus, Giulia Papalia, Chiara Santini, Diletta Zipoli
ALTO: Lucia Agostino, Carlotta Cocchi, Bianca De Astis, Alice Pinna, Lucia Sargenti
CONTRALTO: Benedetta Capecchi, Sofia Gori, Nadia Koski, Carmen Piritore, Giovanna Russo
TENOR 1: Marco Biagioli, Andrea Innocenti, Gianni Sarchi, Sandro Toncelli
TENOR 2: Matteo Benci, Gianluca Gabriele, Lorenzo Pacini, Archimede Pii, Alessandro Zanini
BARITONE: Lorenzo Braus, Pietro Cuppoloni, Daniele Melaccio
 
Con la partecipazione di: Giovanni Cilio, Yuna Kashi Zadeh, Filippo Musenga, Alexandra Ronca
ELECTRONIC DRUMS: Duccio Bonciani
KEYS: Stefano Silano
GUITAR, BASS, SYNTH : Lorenzo Ruggeri
CHOIR DIRECTOR & ARRANGER: Alessandro Gerini

Per saperne di più sul nuovo singolo “Cry me a river”, cover del celebre brano di Justin Timberlake, abbiamo intervistato il gruppo.

Ciao, grazie di essere qui con noi. Parlateci di voi e di come è nata la vostra passione per la musica?
La peculiarità di questo coro è quella di essere composto quasi interamente da cantanti nati solisti, provenienti da ambienti musicali diversi. Tutti noi abbiamo sempre cantato, diciamo che quando è nato il coro la passione era già lì ad aspettarci. 

Qual è il messaggio che volete lanciare con la vostra musica?
Ci piacerebbe essere un progetto che riesce ad avvicinare due mondi appartenente diversi, quello accademico e quello underground se così possiamo chiamarlo.
Siamo da un lato un coro molto attaccato alla tradizione ma dall'altro molto curioso e desideroso di sperimentare. Cori ed elettronica sembrerebbero avere poco in comune ma la musica ti sorprende sempre. 

Quali musicisti hanno ispirato il vostro stile?
Forse sono troppi per citarli tutti, da una parte la grande scuola della musica corale ( Monteverdi, Palestrina, Gesualdo da Venosa, Britten fino ai più moderni King's Singers e Vocal Line) e dall'altra parte l'attuale scena musicale del rock, dell'elettronica e perché no anche del grunge ( alcuni nomi su tutti Alt J, Bon Iver, Low, XX, Jacob Colier, Childish Gambino, Cinematic Orchestra ) 

Di cosa parla il vostro nuovo singolo e cosa vuole trasmettere?
CRY ME A RIVER è stata l'ultima canzone ad essere aggiunta all'album e anche la più recente in ordine di scrittura, era forse il modo più verosimile e onesto di comunicare al pubblico chi siamo adesso e che percorso abbiamo fatto. Siamo partiti facendo musica a cappella ma poi è nata subito la spinta a sperimentare delle sonorità più moderne come il trip hop e l'ambient house, CRY ME A RIVER inquadra molto bene questa nostra scelta. 

Che progetti avete per il futuro?
Siamo già al lavoro a nuovo materiale e c'è un nuovo video in vista. La pandemia ha rallentato molto la nostra, e non solo nostra, attività live quindi sopra di ogni altra cosa al momento c'è la voglia di stare sul palco. 

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