Con Dialogos
Andrea Valleri sarà il primo artista al mondo ad esporre nell'interno
della prestigiosa cornice del Museo Epigrafico di Atene; il Museo infatti
contiene il maggior numero - 14.000 - e le più importanti epigrafi trovate in
Grecia.
Dialogos
vuole essere
l’indicazione e la conclusione del percorso ideale secondo il quale la storia e
la crescita della cultura provengono da un costante confronto di posizioni;
questo confronto si svolge sia al presente, sia con gli ineludibili modelli del
passato che rivive nella nostra memoria.
A
questo proposito riportiamo un estratto della nota introduttiva alla mostra a
cura di Marianna Savrami, Architetto Phd. del Ministero dei Beni Culturali
della Grecia e curatrice della mostra: “L'approccio di Andrea Valleri
rappresenta un'originale avventura intellettuale. Le sue opere sono
l'espressione di una personale interpretazione e attribuzione di significati
provenienti dalla simbologia e dalla filosofia antica; come lui stesso dice,
rimangono invariati nel corso ciclico del tempo. Nelle sue opere troviamo il
mito del Centauro, un antico archetipo della salute dell'esistenza; attraverso
questa e altre opere l'autore ci mostra il punto d’incontro del passato con il
futuro.
Nel
modo in cui si esprime nei suoi dipinti e sculture Andrea Valleri ci dimostra
che le cose cessano di essere semplici oggetti esterni. Esse entrano in un
ambiente destinato e soggetto ad essere costantemente interpretazione umana, un
ambiente che diventa noto allo spettatore attraverso il linguaggio pop
dell'artista, fatto di coerenza delle forme. Infine, è pleonastico dire che la
prospettiva dell'artista evidenzia il valore fondante nel tempo della cultura
greca antica, poiché l'antichità costituisce una dinamica in continua
evoluzione.”
Le
mostre di Andrea Valleri sono promosse dalla Galleria d’Arte Contini in
collaborazione con alcune tra le più importanti Istituzioni Culturali di
Venezia e della Grecia: la Fondazione Bevilacqua La Masa di VE, il Museo
Nazionale Archeologico di Samos, il Museo Nazionale Bizantino e Cristiano di
Atene, il Museo Nazionale Epigrafico di Atene, la Regione della Grecia
dell’ovest (Messolonghi).
La
Galleria d'Arte Contini ha pubblicato, a corredo delle mostre, un catalogo
(inglese-greco- italiano), contenente tutto il percorso espositivo con il
titolo ΝΕΟΠΑΛΑΙΟ (“NEOPALEO”).
Biografia
Andrea Valleri nasce a Venezia il 14 dicembre 1959. Dopo gli studi liceali classici, si laurea in filosofia nel 1985. Veneziano di origine e greco di adozione, inizia la sua carriera nell’insegnamento come lettore madrelingua italiana ad Atene. Dal 1989 insegna filosofia presso l’istituto “Cavanis” di Venezia.
Nelle sue opere la forza simbolica degli antichi miti e gli scenari del mondo classico si accompagnano ad un linguaggio contemporaneo derivato dalla Pop-Art che ne amplifica il messaggio per il visitatore moderno. La ricerca intellettuale e filosofica tende alla creazione di un’arte che si compone di frammenti compenetrati, sintesi della memoria storica e culturale collettiva. L’arte di Valleri vuole ricollegare lo spettatore alla tradizione storica dalla quale proviene e di cui ne costituisce le basi solide. È infatti la cultura greca quella che emerge, sia a livello dei soggetti, sia come dimensione subliminale, poiché l’artista la considera la matrice semantica, ideale ed epistemologica di tutta la tradizione occidentale.
Le opere pittoriche si presentano come assemblaggi di immagini e parole, segno di un presente costantemente ridefinito sugli archetipi della classicità, erosa sì dal tempo, ma simultaneamente incrollabile, quella classicità che rimane un indelebile sistema di riferimenti semantici su cui si esercitano le umane capacità ermeneutiche.
Alle opere pittoriche si accompagnano anche lavori di scultura che, sulla scorta della nota dottrina platonica della anamnesi, si presentano come assemblaggi di legno e pietra. L’unione di questi due materiali, derivata da una metafora contenuta nel Fedro di Platone, esprime il valore semplice e profondo della memoria, in funzione dello sviluppo della conoscenza ma anche del senso dell’essere. I soggetti, volutamente sfocati ad un primo impatto, si lasciano scoprire dal visitatore attento, che ne scopre i riferimenti colti a miti e storie fondativi della cultura occidentale.
Andrea Valleri nasce a Venezia il 14 dicembre 1959. Dopo gli studi liceali classici, si laurea in filosofia nel 1985. Veneziano di origine e greco di adozione, inizia la sua carriera nell’insegnamento come lettore madrelingua italiana ad Atene. Dal 1989 insegna filosofia presso l’istituto “Cavanis” di Venezia.
Nelle sue opere la forza simbolica degli antichi miti e gli scenari del mondo classico si accompagnano ad un linguaggio contemporaneo derivato dalla Pop-Art che ne amplifica il messaggio per il visitatore moderno. La ricerca intellettuale e filosofica tende alla creazione di un’arte che si compone di frammenti compenetrati, sintesi della memoria storica e culturale collettiva. L’arte di Valleri vuole ricollegare lo spettatore alla tradizione storica dalla quale proviene e di cui ne costituisce le basi solide. È infatti la cultura greca quella che emerge, sia a livello dei soggetti, sia come dimensione subliminale, poiché l’artista la considera la matrice semantica, ideale ed epistemologica di tutta la tradizione occidentale.
Le opere pittoriche si presentano come assemblaggi di immagini e parole, segno di un presente costantemente ridefinito sugli archetipi della classicità, erosa sì dal tempo, ma simultaneamente incrollabile, quella classicità che rimane un indelebile sistema di riferimenti semantici su cui si esercitano le umane capacità ermeneutiche.
Alle opere pittoriche si accompagnano anche lavori di scultura che, sulla scorta della nota dottrina platonica della anamnesi, si presentano come assemblaggi di legno e pietra. L’unione di questi due materiali, derivata da una metafora contenuta nel Fedro di Platone, esprime il valore semplice e profondo della memoria, in funzione dello sviluppo della conoscenza ma anche del senso dell’essere. I soggetti, volutamente sfocati ad un primo impatto, si lasciano scoprire dal visitatore attento, che ne scopre i riferimenti colti a miti e storie fondativi della cultura occidentale.