Abbiamo chiacchierato con Tony Sansone, doppiatore, musicista e produttore musicale e Noemi Garbo, attrice, speaker, cantante e interprete delle canzoni che insieme danno vita al duo Ozonotre. Ci raccontano il loro nuovo singolo per l’estate “Shake me strong”
Ciao OZONOTRE, vi chiedo immediatamente di fare un
“back in the days” e raccontarci come vi siete conosciuti e come avete deciso
di fare musica insieme?
Ciao e grazie come per averci ospitati su Fatti Musicali. Tony e Io ci siamo conosciuti nel 2010 a Torino, in occasione di una Masterclass Tenuta da lui sul doppiaggio. In quel momento stava cercando una cantante per progettare una nuova band (gli attuali OZONOTRE) e dopo avermi sentita, mi propose di collaborare con lui stabilmente come voce ufficiale del gruppo; io accettai e così, da quel momento è nato tutto.
Come mai il nome OZONOTRE?
OZONOTRE è uno pseudonimo di fantasia, non c'è una ragione precisa.
Domanda molto impicciona: nella vita privata cosa vi
lega l’uno all’altro? Su ogni fronte, professionale e personale.
Professionalmente, c'è una grande sintonia ed una stima reciproca dovuta a tantissimi anni di conoscenza e collaborazioni serie; nella vita privata invece, ci lega una bella amicizia basata sulla fiducia e sulla sincerità, siamo due persone schiette e dirette; purtroppo, per motivi di distanza (uno a Roma, l'altra a Torino), siamo costretti a vederci di rado, ma ogni volta che succede è una festa.
“Shake me strong” è il vostro ultimo singolo. Noemi
posso chiederti di cosa parla?
Alcuni versi della canzone che canto dicono:
“Scuotimi forte con il ritmo delle tue canzoni”, quindi un invito al ballo e alla
spensieratezza; ma il testo dice anche: “Scuotimi forte se mi sento giù”,
perciò, “ricaricami di energia” a sottolineare, l'importanza di farsi scuotere,
sostenere e spronare da chi abbiamo la fortuna di avere accanto, anche nei
momenti in cui il morale, per qualche motivo, è giù. Quindi, oltre alla voglia
di ballare, anche un forte credo alla vita in due: la condivisione delle
proprie emozioni e dei sentimenti è importantissima!
Tony quando l’hai scritta, hai pensato prima alla
musica o al testo?
Quando penso ad un brano, di norma arriva sempre prima la musica; spesso all'alba mentre sono ancora in dormiveglia. E' come se in testa avessi una radio accesa che trasmette quel brano. Allora mi alzo velocemente e mi precipito nello studio a fissare almeno l'idea-base prima che possa dimenticare tutto; poi, solo dopo arriva anche il testo, generalmente in inglese, lingua che ritengo molto adatta alla musica ritmica.
A proposito di questo, che sonorità troviamo dentro? A
cosa vi ispirate?
A differenza di brani come Disco Never Ends, dove abbiamo voluto rendere omaggio alla disco-music
della golden age (1975), questa volta siamo andati verso sonorità riconducibili
alla metà degli anni 90, con qualche strizzatina d'occhio alla dance 2000;
l'ispirazione viene più o meno da lì. Alla base di tutto però, c'è sempre una
canzone che deve assolutamente funzionare anche solo cantandola e suonandola al
pianoforte; se funziona, soprattutto il ritornello, allora si passa alla
produzione.
Noemi stai lavorando anche ad altri progetti? Come
attrice o come speaker?
Certamente, proseguo le ormai strette e consolidate
collaborazioni con la compagnia teatrale Storie di Piazza, sotto la regia di
Manuela Tamietti e con diverse produzioni teatrali e musicali, quali la
Compagnia BIT, sotto la regia di Melina Pellicano e Palco5 di Marco Caselle e
Alex Negro. Inoltre, faccio parte di un ensemble di musica tradizionale e
folkloristica, il Badinage Ensemble, sono docente di Dizione all’Accademia
Internazionale Del Musical di Torino e proseguo con la mia attività di speaker
di documentari, spot audiovisivi e audiolibri.
Cosa rappresenta per voi la musica?
La musica è da sempre una delle più belle forme
espressive artistiche; sicuramente è il nostro modo di esprimere soprattutto un
mondo interiore: pensieri che si fondono con sequenze di note e armonie e
'dicono' cosa abbiamo dentro. Noemi con la voce e con il canto, io con le mie
conoscenze da compositore e arrangiatore, cerchiamo di evocare un'epoca
musicale che tende sempre di più a sparire.
State pensando a registrare un nuovo disco? Ci
anticipate qualcosa?
Da un po' di anni stiamo registrando singoli, in
quanto il concetto di disco vero e proprio secondo noi e al momento, non
focalizza bene l'ascolto su un solo brano; purtroppo, l'ascolto medio oggi, è
spesso veloce e distratto; ci sono utenti che ascoltano un brano saltellando
con lo scroll da un punto ad un altro della canzone, senza sentirla mai per
intera e questo ci dispiace; però… si! Ci sono già due nuovi lavori in
programmazione, di cui uno sarà la cover di un famosissimo successo degli anni
80. Ma per ora… niente spoiler.
Concludo con una domanda a Tony. Sei un doppiatore.
Hai mai pensato di interpretare tu stesso un tuo pezzo?
In realtà io so cantare, ma nelle produzioni preferisco lasciare spazio a Noemi, che con il suo timbro, la sua inequivocabile bravura e la sua forza vocale ormai ha dato un imprinting riconoscibile alla band e questa caratteristica è importantissima per farsi riconoscere; ci sono però dei brani, dove spesso mi si sente cantare con un vocoder, come in questo appunto.
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