Sviet Margot: un inno di forza e speranza in “Distante da chi”

 

"Distante da chi" degli Sviet Margot è una vera perla nel panorama musicale italiano, un raggio di luce che emerge dall'album "Into the Badlands". Questo brano emozionante è un'ode a tutte le anime erranti che si sentono isolate, lontane dagli altri, un inno dedicato a coloro che vivono nel mondo della loro interiorità.
 
Cominciamo con una domanda sulla vostra storia. Come è nata la band e cosa vi ha ispirato a formarla?
La band si è formata dall’incontro di Alessandro Galizi che suonava il basso da quando era teenager con me, Tiziana Giudici, che suonavo il pianoforte da piccolina ma che mai volevo salire su un palco. Da piccola ero così timida che evitavo anche di partecipare alle recite scolastiche dove fai solo l’albero... Alessandro, possiamo dire, che mi abbia praticamente costretto a cantare, avendo visto in me potenzialità inespresse. Cominciai quindi a studiare canto lirico che ho fatto per 8 anni e poi un anno di Jazz.
 
Il vostro nome, "Sviet Margot", ha origini intriganti con "Sviet" che significa "Luce" in russo e "Margot" associato alla sexy donna di Lupin III. Come avete scelto questo nome e quale significato ha per voi?
Il nome della band si ispira in parte all'universo degli Anime giapponesi che ci piacciono molto, in particolare alla sexy e determinata Margot, e in parte al concetto di universo, quindi il nostro nome vuol dire “universo Margot”, e credo che dica già molto di noi!!
Siamo due facce di una stessa medaglia, da una parte introspezione e ricerca e dall’altra vitalità e brio.
 
Avete pubblicato il vostro terzo album, "Into the Badlands". Ci potete raccontare di più sulla creazione di questo album e su cosa lo rende unico rispetto ai vostri precedenti lavori?
"Into the Badlands" è il nostro terzo album uscito a fine aprile 2023. Ha 13 tracce che nascono dal desiderio di sperimentare tra un potente pop elettronico e qualche richiamo hard rock di ispirazione manga/anime giapponese; con voce femminile che spazia tra pop leggero melodico, a volte più ritmico con parti liriche.
Come la vita che è piena di alti e bassi, di momenti allegri e momenti duri, di attimi di velocità e attimi di riflessione, questo album è un'alternanza di brani ora energici ora intimi, luci e ombre che si susseguono per poi convergere verso un unico luogo: le Badlands ... per noi, simbolo ideale di quel campo di battaglia che può essere la nostra vita, battaglia che possiamo sdrammatizzare con il nostro spirito e la nostra musica.
Da questo album abbiamo tratto 7 singoli e 7 video che abbiamo lanciato tra il 2021 ed oggi: Tales & Tales, All I Need, Limitless Change, Hope in Fire, Crystal tears, Into the Badlands, Distante da chi.
Distante da chi è uscita il 27 ottobre, la settima canzone, e si badi bene che 7 è un numero angelico, magico…
Ogni nostro album è diverso ed unico perché si ispira nelle sonorità ai trend musicali del momento e nel mood ad esperienze che stiamo vivendo in quel momento.
 
Il vostro singolo "Calore", dall'album "Spiriti di Luce", è stato selezionato dalla Warner Records per il film "Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato" prodotto dalla 20th Century Fox. Come è stata l'esperienza di vedere la vostra musica inserita in un contesto cinematografico?
Emozionante sicuramente, un bel traguardo. E’ comunque altrettanto bello scrivere, realizzare ed interpretare i nostri video, esperienza davvero super!!!
 
Avete condiviso il palco con nomi importanti come Poets of the Fall, Guano Apes e The 69 Eyes. Come queste esperienze hanno influenzato la vostra musica e il vostro approccio alle esibizioni dal vivo?
Abbiamo avuto belle esperienze all’estero che ci hanno regalato forti emozioni. Ricordiamo al riguardo il Faine Misto festival tenutosi in Ucraina, i nostri live in apertura della band Poets of the fall, che ci ha visti impegnati a Minsk, San Pietroburgo e Mosca dove abbiamo suonato anche in uno dei locali più grandi di europea lo Stadium di Mosca.
Le esperienze live all’estero di fronte a migliaia di persone che ci ascoltavano e acclamavano, calde e accoglienti sono state fantastiche e ti restano nel cuore; pensa che quel pubblico mi ha emozionato così tanto che quando riguardo i video mi vengono le lacrime agli occhi. Il pubblico romano è un pochino più freddo, per cui tornerei ben volentieri a ricalcare quei palchi!
 
Il vostro nuovo singolo è "Distante da chi". Cosa possiamo aspettarci da questo brano e come si inserisce nel vostro percorso musicale?
“Distante da chi” è l'unico brano italiano estratto dall'album “Into the Badlands”. È una canzone sognante e orecchiabile, con una linea melodica accattivante e un ritornello molto emotional, dedicato a tutte le persone che si sentono sole perché incomprese, e quindi distanti dagli altri. È un esortare a non aver paura anche se ci si sente soli, perché nella città degli angeli, dove splende sempre il sole, la solitudine ti sarà comunque amica e la cosa più importante è saper volare.
 
Il videoclip di “Distante da chi” vede da una parte me, la cantante, trasformata in un pavone libero di muoversi e di volare. Dall'altra sono chiusa in una gabbia che rappresenta la solitudine che ci separa dal mondo. Gli abiti orientali richiamano il mood dell'album di cui fa parte la canzone.
 
Infine, cosa riserva il futuro per gli Sviet Margot?
Nuovi dischi, nuovi video (ci stiamo già lavorando) e magari tornare a suonare in Russia, cosa che vorrebbe anche dire che la guerra è finita!
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