Uno spiedino di betulla tipicamente abruzzese trafigge il cuore pulsante dell’Emilia Romagna. Questa è l’obliqua e grottesca cornice narrativa dal sapore Stokeriano all’interno della quale prende forma il progetto della band horror crossover Dittatvra. L’italiano è il linguaggio attraverso il quale le liriche esprimono in maniera dissacrante e con piglio punk, tematiche rabesche intrise di black humor e suggestioni ammiccanti la pop culture.
La capacità di smaterializzare la vocalità contenutistica, per trasformarla in una coloratissima onda sonora che travalica i generi si innesta con le evoluzioni ritmiche e sincopate, insieme alla potenza del basso e della chitarra, diventano fluidità capaci di plasmarsi perfettamente sui brani e di fondersi in unico e ruvido elemento.
La pubblicazione del primo EP consente alla band di poter intraprendere un tour che attraversando tutto lo stivale gli darà la possibilità di ricevere una particolare attenzione da parte di stampa e addetti ai lavori.
Dopo “Mangiare Male”, “Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” è il nuovo singolo dei Dittatvra pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves/Universal, disponibile sulle piattaforme digitali.
La pubblicazione del primo EP consente alla band di poter intraprendere un tour che attraversando tutto lo stivale gli darà la possibilità di ricevere una particolare attenzione da parte di stampa e addetti ai lavori.
Dopo “Mangiare Male”, “Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” è il nuovo singolo dei Dittatvra pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves/Universal, disponibile sulle piattaforme digitali.
Come è nata la vostra band?
La band nasce a Teramo nel gennaio 2017, per poi morire e tornare in vita a Bologna nel dicembre 2021. Fondamentalmente siamo un gruppo di non-morti.
Cosa vi ha ispirato a scrivere Sto Bene (Se Mi Dici Ti Amo e Poi Ti Tagli le Vene)?
Ci piace scrivere testi riguardanti argomenti oscuri e violenti, perchè pensiamo che possa emergere qualcosa di bello anche da lì. La ballata dell'amore cieco di De Andrè, da cui prendiamo ispirazione, era perfetta per la nostra attitudine.
Qual è il messaggio principale che volete trasmettere con questo brano?
Che le relazioni tossiche non si basano sull'amore, ma sul potere e sulla sopraffazione. Il potere è l'antitesi dell'amore, e quindi quando tutti quanti gli esseri umani saranno capaci di amarsi davvero l'un l'altro allora spariranno anche tutte le forme di potere.
Il video musicale di Sto Bene (Se Mi Dici Ti Amo e Poi Ti Tagli le Vene) è molto suggestivo e
visivamente potente. Qual è stata l'idea di base dietro la sua realizzazione?
Volevamo portare sullo schermo una violenza reale, non una fittizia con effetti speciali e robe simili. Volevamo che la gente durante la visione si chiedesse "ma l'hanno fatto davvero o è un trucco?", e infatti così è stato.
Avete in programma di intraprendere un tour per promuovere il vostro nuovo singolo o album?
Fintanto che ci pagano ci possiamo fare un pensierino.
