Milano, cuore pulsante dell'innovazione musicale italiana, ha
visto nascere nel 2004 un progetto che si è distinto per la sua identità sonora
unica: i SANDFLOWER. Questo gruppo si è fatto strada attraverso una fusione di
generi che spazia dalla psichedelia all'alternative rock, toccando il prog e il
post-rock, fino ad esplorare la potenza del post-metal. Una caratteristica
distintiva della band è la decisione di mantenere i testi delle loro canzoni
rigorosamente in italiano, una scelta che rafforza l'autenticità della loro
espressione artistica.
Il viaggio musicale dei SANDFLOWER è stato segnato da
partecipazioni di rilievo a festival di grande prestigio. Hanno condiviso
palchi con nomi internazionali come gli Stereophonics e Sigur Ros all'i-Days
Festival, Iron Savior al Liffrock Festival e gli Extrema al B.est Festival.
Queste esperienze non solo hanno consolidato la loro presenza nella scena
musicale, ma hanno anche offerto al pubblico occasioni memorabili di ascolto
dal vivo.
La discografia dei SANDFLOWER conta due EP, rilasciati nel 2006 e
nel 2007, e due album in studio. Il loro primo LP, l'omonimo
"Sandflower" del 2014, ha gettato le fondamenta del loro stile,
mentre "Greve", pubblicato nel 2020, ha continuato a esplorare nuove
dimensioni musicali. L'ultimo lavoro in studio, "Lieve", è il terzo
album della band, lanciato il 7 giugno 2024 da Overdub Recordings e distribuito
da Virgin Music/Universal Music Group. L'album è disponibile sia nelle
piattaforme digitali che in formato fisico, testimoniando l'evoluzione continua
della band nel panorama musicale contemporaneo.
Nel corso dell'intervista che segue, i membri dei SANDFLOWER
condividono riflessioni sul loro percorso artistico, le ispirazioni dietro
"Lieve" e i loro piani futuri.
Quando è iniziato il viaggio artistico dei Sandflower?
Possiamo affermare che abbiamo iniziato effettivamente ad essere i
Sandflower con l’uscita del primo EP nel 2006.
Prima di allora non avevamo ancora in mente di comporre musica
originale ne di registrare nulla; la genesi da cover a inediti è stata
abbastanza naturale.
Come vi rapportate con la scena musicale della vostra città?
A dire il vero, non ci sentiamo rappresentati, ne rappresentiamo o
siamo immersi in nessuna scena musicale di Milano e dintorni.
A cavallo degli anni 0 e ’10, c’era un movimento di band
alternative estremamente vivido e florido con cui abbiamo condiviso palchi e
festival, aiutati da molti circoli e locali disposti a investire sulla musica
indipendente ed alternativa.
Ora è difficile trovare una situazione fiorente come quella.
È uscito da poco "Lieve" il vostro nuovo disco, da cosa
è stato ispirato?
L’ispirazione maggiore è nata osservando il mondo cambiare intorno
a noi negli ultimi anni, soprattutto post pandemia.
“Lieve” è figlio di quel bisogno espressivo.
Quale canzone del nuovo album vi rappresenta di più e perché?
Per noi tutti i brani di “Lieve” sono importanti, tutti affrontano
aspetti che ci stanno a cuore e che vorremmo diffondere.
Qual è stata la sfida più grande che avete affrontato durante la
produzione del nuovo disco?
Rinnovarci rimanendo fedeli a quel che siamo.
Ad ogni nuovo lavoro cerchiamo di aggiungere dei pezzi, di
cambiare la forma mantenendo la sostanza invariata, desideravamo inoltre avere
un approccio dal lato dell’ascoltatore, avere un cambio di prospettiva e questo
processo può essere lungo e difficile.
Avete pianificato un tour per promuovere il nuovo album? Se sì,
quali saranno le tappe principali?
Stiamo ultimando quello che saranno le date promozionali per
supportare al meglio “Lieve”, sui nostri social prossimamente arriveranno tutte
le informazioni aggiornate.
Dove vi porterà il vostro amore per la musica? Su cosa state
lavorando?
Per ora stiamo preparando al meglio le date di supporto alla
promozione di “Lieve”.
Per il futuro vedremo più avanti, ora ci concentreremo sul suonare
dal vivo questo nuovo lavoro ovunque ci sarà la possibilità.