"Ariosto": Lux ci racconta il suo nuovo singolo, un viaggio nell'amore turbolento e nella disillusione


In occasione dell'uscita di "Ariosto", il nuovo singolo di Lux, abbiamo avuto il privilegio di intervistare l'artista, che ci ha parlato della genesi del brano e del suo significato profondo. Un pezzo che mescola passione, contraddizioni e il costante conflitto interiore che caratterizza le relazioni umane.

Ciao Lux, grazie di essere qui con noi. Parlaci di te e di come è nata la tua passione per la musica.
La musica ha sempre avuto un ruolo speciale nella mia vita. Fin da piccola cantavo in un coro e, grazie a quelle esperienze, ho scoperto una passione profonda per il canto. Durante la quarantena, il mio legame con la musica si è rafforzato: ho imparato da sola a suonare l’ukulele e ho capito che cantare sotto la doccia non mi bastava più. Sentivo il desiderio di crescere e di valorizzare il mio talento.
Da allora, ho intrapreso un percorso di studi nel canto e, da tre anni, frequento RC Voce Produzione. Questo luogo è diventato molto più di una scuola: è una seconda famiglia, uno spazio in cui posso crescere, imparare ed esprimere la mia vera essenza attraverso la musica.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con la tua musica?
Con la mia musica voglio trasmettere autenticità e connessione. Racconto storie che possano toccare le persone, farle sentire meno sole nei momenti difficili o aiutarle a celebrare la bellezza della vita. Per me, la musica è un linguaggio universale, capace di abbattere barriere e creare ponti tra emozioni e vissuti diversi.
Il mio messaggio è che siamo tutti parte di qualcosa di più grande e che ogni esperienza, anche la più dolorosa, può trasformarsi in forza e ispirazione.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile?
La mia musica è influenzata da tante ispirazioni diverse, ma ciò che mi guida è l’emozione che gli artisti riescono a trasmettere. Amo Marco Mengoni: la sua voce e il modo in cui interpreta le canzoni mi toccano profondamente. È un artista che ammiro tantissimo, anche se il suo stile non ha influenzato direttamente il mio modo di scrivere.
Ho un grande amore per la musica del passato. Artisti come Lucio Battisti mi incantano con la loro poesia e la capacità di innovare, mentre altri grandi nomi della tradizione italiana mi ricordano il potere intramontabile delle parole e delle melodie.
Le influenze più dirette sul mio stile arrivano però dai cantautori contemporanei come Calcutta, Alfa, Gazzelle e Bresh. Amo i loro testi ricchi di immagini, capaci di trasmettere emozioni con semplicità e immediatezza, senza mai perdere profondità. Da loro ho imparato quanto sia potente raccontare storie personali che riescano a risuonare con chi le ascolta. Questo mix di passato e presente è ciò che mi spinge a creare qualcosa di autentico e mio.

Di cosa parla il tuo nuovo singolo e cosa vuole trasmettere?
Il mio nuovo singolo parla di legami intensi e caotici, di quelle relazioni che sembrano sempre sul punto di spezzarsi, ma che continuano a resistere. Mi sono ispirata all’“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, un’opera che racconta un mondo di passioni, illusioni e conflitti interiori. Ho voluto richiamare proprio quel senso di “furia” emotiva, di ricerca incessante e spesso vana di qualcosa che sembra sempre sfuggire.
Il brano richiama in particolare il capitolo in cui i protagonisti si trovano sospesi tra ragione e follia, tra desiderio e perdita. Come i personaggi di Ariosto, anche i protagonisti della mia canzone vivono in un vortice di emozioni contrastanti: inseguono l’idea di un amore perfetto, ma si trovano di fronte alla fragilità e all’instabilità del loro legame.
Con questa canzone voglio trasmettere la forza e, al tempo stesso, la vulnerabilità che caratterizzano le relazioni, sempre in bilico tra sogno e realtà, tra ciò che desideriamo e ciò che siamo davvero pronti a vivere.

Che progetti hai per il futuro?
Non ho veri e propri progetti a lungo termine, preferisco prendere le cose come vengono. Se mi guardo indietro, tre anni fa non avrei mai immaginato di pubblicare un singolo, eppure eccomi qui. Questo mi ha insegnato che spesso le cose più belle arrivano quando meno te lo aspetti.
Quello che posso dire è che mi piacerebbe pubblicare altri brani. Ne ho davvero tanti chiusi in un cassetto, perché scrivere è sempre stato il mio modo di esprimermi, ma solo con questa prima pubblicazione ho scoperto quanto sia gratificante condividere ciò che scrivo con gli altri. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma spero di continuare a creare e a raccontare emozioni attraverso la mia musica.
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