Insieme
a loro sul palco troveremo Alberto Piva,
alle tastiere, che ha realizzato l’arrangiamento di tutti i brani e Mario Costanzi, alle chitarre, che ne
ha curato produzione e post-produzione.
Le
voci del coro che avremo la gioia di ascoltare sono quelle di Rosanna Albano, Vittoria
Bertoni, Graziana Logi, Ginevra Marino, Francesca Merendino, Elena Persichino,
Alessandra Salvato, Beatrice Vettori, Rosaria Taffuri e Valentina Adamo.
La
storia di questo Coro, che prima di un insieme di voci sono una piccola grande
famiglia, ha inizio nel 2004.
«Non eravamo un coro, non eravamo all’unisono, qualcuno non era neppure intonato… - racconta emozionato Emiliano D’Ambrosio - ma un primo gruppo di giovani famiglie con bambini al seguito, sembrava davvero una scommessa con Dio, un orizzonte che guardava lontano. E così è stato. Sono arrivati gli unisono, le tre voci, i controcanti, i giovani musicisti che si sono succeduti negli anni con la batteria, il basso, la tastiera e l’immancabile acustica del “maestro”, che sarei io, anche se maestro non sono».
I
canti, composti nella musica e nei testi da Emiliano D’Ambrosio, ripercorrono tutti i momenti della Liturgia
con brani freschi e gioiosi ma anche con momenti riflessivi e meditativi in cui
l’ascoltatore è invitato a guardarsi dentro la sua anima.
Registrato
e mixato allo Studio di produzione musicale IL MULINO DEL RONZONE, l’album Certe
Piccole Voci è stato arrangiato da Alberto
Piva e prodotto da Mario Costanzi.
Un
coro, un'anima, uno spirito comune. Una storia lunga più di 15 anni, fatta di
note sotto l'unico Dio della Vita e con lo spirito di Don Bosco che ci
accompagna con la voglia di gridare in coro la Vita!
«Vi aspettiamo al
Concerto – conclude
D’Ambrosio - perché Certe Piccole Voci possano parlare di una speranza che non muore
mai!».
Info, Web e Contatti
Website: http://www.tuttienessuno.it
Mulino del Ronzone: https://www.mulinodelronzone.it
«Non eravamo un coro, non eravamo all’unisono, qualcuno non era neppure intonato… - racconta emozionato Emiliano D’Ambrosio - ma un primo gruppo di giovani famiglie con bambini al seguito, sembrava davvero una scommessa con Dio, un orizzonte che guardava lontano. E così è stato. Sono arrivati gli unisono, le tre voci, i controcanti, i giovani musicisti che si sono succeduti negli anni con la batteria, il basso, la tastiera e l’immancabile acustica del “maestro”, che sarei io, anche se maestro non sono».
Mulino del Ronzone: https://www.mulinodelronzone.it