Smokin’ Axl: spumeggiante, libero e “Sfumeggiante”


Libero di forma e di sex appeal dentro barre rap assai classiche, dal perfetto gusto metropolitano a stelle e strisce, ripescando i fasti di Eminem e compagnia cantante. Da Mantova Smokin' Axl fa il verso citando The Mask e pubblica “Sfumeggiante”, nuovo singolo, di protesta e di ribellione, di anarchia ma anche tanto di adesione al cliché di scuole classiche. Ci sa fare… comodo nel flow, limpido nel timing, sicuro, in un equilibrio accattivante.

Mantova non è precisamente un luogo di rap e di contaminazioni in tal senso. O almeno questo arriva dalle cronache discografiche più gettonate. La scena rap che ti circonda? Qual è?
Ho provato partendo da li, dalla mia città. Alcuni sono riusciti a fare qualcosa, non lo nego, ma nasce e finisce li. Non per niente, infatti, mi sono spostato in altre città. Al momento collaboro con un gruppo di ragazzi di Brescia, che hanno la mia stessa passione, con cui mi trovo molto bene, sia a livello di gruppo che a livello di musica. Con loro organizziamo eventi e serate, ma sto cercando di ampliare i miei contatti per poter organizzare più eventi, magari spostandomi anche di più, così da aumentare la possibilità di farmi conoscere. L'intento è riuscire ad arrivare a Milano. Poi, chissà.

E attorno, parlando dell’Italia interna, che tipo di scena vivi o vedi vivere?
Non guardo molto la scena moderna da quando stanno prendendo piede le nuove generazioni. Si, ci sono alcuni artisti che stimo e che seguo, ma le nuove leve generalmente mi lasciano spesso basito e disgustato. C'è chi, a parer mio, si salva, non faccio di tutta l'erba un fascio, anzi. Ma gli artisti che spopolano oggi mi turbano particolarmente: mi è capitato di ascoltare chi, come me, tenta di farsi un nome, usando però stessi argomenti, testi, basi e movimenti di molti. Ho visto ragazzi saltare sul palco, in gruppo, senza nemmeno cantare, ma solo facendo versi e agitandosi come come scimmie da zoo. Ho visto chi saliva sul palco senza nemmeno sapere cosa stesse facendo, solo perché un suo pezzo era diventato socialmente virale. Mentre ho visto chi abbracciava una scuola più vecchia avere dei contenuti, della personalità, dello stile, li ho visti salire sul palco e cantare come si deve, dando uno spettacolo da cantante e non da fenomeno da baraccone.
Per questo sono molto vicino alla vecchia scuola.

Il video di “Sfumeggiante”?
Se si presta non troppa attenzione, si può intuire che è un video casereccio. Il concept l'ho scritto io, così come la maggior parte delle riprese le ho fatte io. Alla fine del video avrei dovuto truccarmi come The Mask, il risultato non è dei migliori, però mi fa ridere riguardarlo, sembra un cartone animato comicamente fatto male di proposito, quindi sono comunque contento.
Il video riprende alcune scenette espresse nel testo, come me travestito da Darth Vader (mi coalizzo al lato oscuro), oppure io che salgo sul palco davanti a un giudice vecchio e criticante, oppure io travestito da donna mentre canto (fossi nato femmina non guarderei la tecnica, farei strada mezza nuda), io che metto un sacco con dentro un cadavere nel bagagliaio della macchina e guido via (sto guidando verso quella spenta altura con … dentro al bagagliaio per farle una nuova dentatura), oppure io che cerco la Tourette su Google (ho cercato la Tourette: mi è uscito un video di...), senza escludere la scenetta cardine di me che trovo e indosso la maschera di The Mask, il tutto condito con video dove canto in alcuni posti.
   
Un brano che nella sua allegoria e anche leggerezza fa molta critica sociale. Potremmo definirlo “politico” in qualche modo?
Forse col fatto che la critica, oltre che, a livello musicale, verso la musica moderna, è indirizzata anche verso le istituzioni, dove apparire e fare scalpore è più “apprezzato” rispetto al buon spettacolo, e la società, giudicando le mode del momento e il fatto che, almeno a livello di ShowBiz (social o spettacolo), una ragazza che si spoglia ha più facilità di fare successo anche senza particolari doti (vedi le veline, le finte musiciste che fanno video con il culo e le tette bene in mostra, quelle di OnlyFans o che su Instagram postano solo foto osè), si può dire che il brano sia anche politico.

Ma in generale che tipo di contenuti oggi servono per la mediazione con il pubblico?
Per la mediazione con il pubblico non serve fare distinzione di contenuti. Per essere precisi, bene o male, chi fa musica trova sempre una fetta di pubblico, chi più o chi meno.
Anche io, seppure piccolo, posso dire di avere un mio pubblico.
Forse non è più tanto mediazione con il pubblico, ma riuscire a raggiungere le masse, quello che oggi si dice “diventare virali”. Basandomi su quello che posso vedere o constatare, le persone che “ce l'hanno fatta” e sono riuscite a raggiungere un pubblico vasto non hanno veri e propri contenuti, molti sono copia e incolla di altri. Quelli che invece non sono dei cloni di cloni, sono riusciti trovando uno stile proprio. Non c'è una formula o un contenuto particolare da adottare. Semplicemente, o sei abbastanza bravo da distinguerti e piacere, o fai ciò che fanno tutti per ottenere i tuoi 15 minuti di fama.

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