Cosmedia: la band ci racconta “Dal momento che”


“Dal momento che”
è un album che tratta principalmente un tema fotografato da punti diversi: il senso di inadeguatezza nella complessità delle relazioni interpersonali. Ci sono primi piani (“Impossibile da amare”, “Saudade”), foto panoramiche (“Magari, “Puzzle”) o foto sfocate, di cui comunque la difficoltà di essere riconosciuti rimane l’elemento principale (“Marzo ed io”, “Dinamiche”). I concetti espressi sono accompagnati musicalmente da arrangiamenti che traggono ispirazione, oltre che dagli ampi filoni alternative rock degli anni ‘90 e ‘00, da scene come quella post-punk di fine anni ‘80, il tutto colorito da linee vocali che ammiccano anche a immaginari più pop.
 
Ecco la nostra intervista ai Cosmedia.
 
Ciao ragazzi, grazie di essere qui con noi. Parlatemi di voi e di come è nata la vostra passione per la musica?
Ognuno di noi ha una storia diversa al riguardo, ma bene o male tutti eravamo appassionati di musica sin da piccoli, e la voglia di creare qualcosa di nostro e di lasciare il segno ci ha uniti nel progetto Cosmedia, una volta capito che eravamo tutti sulla stessa linea d’onda.
 
Qual è il messaggio che volete lanciare con la vostra musica?
Non ci riteniamo dei messaggeri, più che altro ci mettiamo a nudo e sfruttiamo le nostre esperienze per generare emozioni, credo sia questo lo scopo della musica.
Nel nostro album, più che altro, abbiamo cercato di trasmettere delle sensazioni riguardanti a determinate esperienze, non c’è un messaggio che possa aiutare a superare determinati traumi. L’unico modo per tirare avanti dopo delle sconfitte o delusioni è provare a ricostruirsi, anche se in maniera scomposta.
 
Quali musicisti hanno ispirato il vostro stile?
Anche a questa domanda ci sarebbe una risposta diversa per ognuno di noi quattro, non abbiamo dei gusti univoci e questo ci permette di unire le nostre influenze in modo più organico e creare qualcosa di realmente nuovo. Principalmente, gli artisti della scena post-punk britannica degli anni ’80 come i Cure, ad esempio, ci uniscono, così come anche gli Smiths. Comunque, mettendo insieme i cataloghi musicali degli ascolti di tutti e quattro, credo che restino fuori ben pochi generi, e questo è molto importante dato che tutti partecipiamo ai processi di composizione e arrangiamento.
Questa, però, è la musica che ascoltiamo, non sappiamo quali sono i musicisti che hanno ispirato il nostro stile. Questo dovrebbe dircelo chi ascolta l’album, per un artista è molto difficile individuarli.
 
Parlateci del disco “Dal momento che” e cosa rappresenta per voi.
Il modo migliore per comprendere un disco è ascoltarlo, soprattutto se non si tratta di musica sperimentale ma di musica che fa leva su emozioni e sonorità che bene o male sono note a tutti. Se proprio dovessimo descriverlo in poche parole, potremmo dire che si tratta di una panoramica di vari stati d’animo, per lo più negativi, e del processo di ricostruzione dopo la distruzione, in un misto di influenze rock, pop, post-punk e altre sonorità sulle quali non ce n’è una dominante.
Questa, almeno, è la nostra visione, ma crediamo che gli artisti siano le ultime persone che dovrebbero raccontare un disco, questo dovrebbe spettare agli ascoltatori, più che altro.
Per noi rappresenta un punto di partenza, un trampolino di lancio per scrivere musica sempre più bella.
 
Qual è il vostro approccio alla performance live e come cercate di connettervi con il pubblico durante i vostri spettacoli?
Cerchiamo sempre di mantenere il contatto con il pubblico ovviamente, anche se non riteniamo di aver bisogno di chissà quali escamotage per tenere alta l’attenzione delle persone. Ci interessa essere dei buoni musicisti, non degli showmen, e la nostra musica è ciò che dovrebbe unire il nostro pubblico a noi. Il contatto con il pubblico si crea guardando le persone negli occhi mentre si suona, parlando con loro, farli sentire parte di una festa.
 
Che progetti avete per il futuro?
Scrivere musica sempre più bella, portare live le nostre canzoni, emozionare persone. Sarà banale, ma credo siano i progetti di qualunque musicista.
Tags

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !