Cosmopoliti: il rock, il progressive, la vita che cambia forma

 

Parliamo di “Linfa” un disco antico nei modi, nei suoni, di un passato epico dentro cui il rock aveva ragioni spirituali prima che estetiche. Parliamo dei Cosmopoliti, vincitori del premio “Premio Lucio Dalla 2023”. Intrigante questa copertina, intrigante questo suono che risveglia un passato glorioso… intrigante queste liriche che tanto devono alle visioni potenti degli anni ’70. Ma senza mai dimenticare il tempo presente, senza mai dimenticare questo futuro…
 
“Linfa” un titolo che parla di essenza. vitale… o sbaglio?
Linfa, non solo è il titolo dell’ultima traccia dell’album ma è anche il nome che abbiamo voluto dare a questo nostro lavoro, proprio per il suo intrinseco significato. Parte tutto dalla voglia di darsi e di trasmettere le proprie emozioni, la propria energia, data da quella linfa che era stata momentaneamente messa in stand by ma che, nel corso degli ultimi anni, ha dato cenno di voler tornare ad essere la protagonista delle nostre vite. Questo, negli ultimi 2 anni, ci ha permesso di calcare palcoscenici prestigiosi (come quello dell’Ariston per la 35^ edizione di Sanremo Rock) e ottenere risultanti importanti (vincitori dell’11^ edizione del Premio Lucio Dalla), confermando che, se si crede fermamente in qualcosa, forse non è solo questione di tempo o di momento giusto, ma soltanto di volontà di fare e di mettersi in gioco.
 
Il pop d’autore in qualche modo trova i colori del progressive o sbaglio?
Il nostro è uno stile che deriva dall’unione di vari generi, dal background musicale di 6 musicisti che sperimentano e mettono in musica ciò che la musica stessa ispira. A volte basta un paesaggio, una frase letta, una foto, una canzone, un dialogo con qualcuno per far scattare quella molla che ti porta ad impugnare la tua penna e mettere giù il tuo pensiero. Crediamo si possa parlare di PopRock che, a tratti, trova anche delle sfumature progressive, date dal fatto che nel tempo ci si è confrontati con musica e musicisti diversi che hanno sicuramente dato un plus al carattere musicale di ciascuno di noi.

 


L’elettronica è un punto fermo nella vostra produzione? Come vi rapportate con questa  dimensione del futuro?
Nel tempo la musica è cambiata e continuerà a farlo, noi amiamo tuffarci negli arrangiamenti cercando di creare atmosfere riconoscibili agli ascoltatori ma soprattutto a noi stessi, al nostro modo di essere musicisti. Nel corso del tempo la tecnologia e la musica elettronica hanno fatto passi da gigante e le produzioni di oggi ne sono la dimostrazione. Anche noi, ovviamente, abbiamo preso spunto da ciò utilizzando l’elettronica al punto giusto, cercando di non sostituirla alla musica “suonata” e mantenendola come supporto a ciò che di base è per noi una composizione musicale.
 
Quanto c’è di sacro nella copertina? Richiama anatemi, allegorie, antiche simbologie… o anche solo una crepa nella normalità...
La copertina vuole essere una rappresentazione stilizzata della linfa vista come una sorta di ragnatela che da uno strumento (quindi la musica come fonte di energia) si propaga fino a inebriare e alimentare parti più significative del nostro essere come: il cuore, il carattere, la curiosità, il cervello. La coincidenza vuole che ogni parte importante citata inizi con la “C”, come COSMOPÒLITI. In questo contesto, l'energia prende forma e trova il suo percorso e il suo SENSO.
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