“Loophole” è un brano scritto da Fik durante la pandemia del Covid-19 e parla di giustizia sociale, di un carnevale che ritorna e permane come simbolo dell’autodeterminazione dei propri corpi, di ecologia, di odio e di pregiudizio, ed altri temi sociali, con accenni al dadaismo.
La canzone nasce come brano strumentale
senza voce, proprio come è stato per “Stranger”. Il giro armonico della strofa
suona un po’ jazzy, poiché contiene la progressione base della musica jazz.
Suona jazzy perché gli accordi sono ricchi di estensioni. Questa progressione è
nata utilizzando una loopstation RC-20 nel periodo in cui Fik lavorava anche
come artista di strada a Berlino. La base musicale è infatti dedicata
all'omonimo locale in Boddinerstraße a Kreuzberg-Neukölln.
Ciao Fik, grazie di essere qui con noi. Parlaci di te e di come è nata la tua passione per la musica?
Ciao Fatti Musicali, grazie a voi per avermi invitato. Sono un chitarrista, cantante e compositore, mi dedico anche all’insegnamento, alla realizzazione di eventi e alla gestione del booking e dei social media del mio progetto.
Qual è il messaggio che vuoi lanciare con la tua musica?
I messaggi sono tanti: voglio promuovere una cultura per la pace ma al contempo per la legittima difesa di un singolo o di un gruppo e parlare di redistribuzione delle ricchezze, giustizia sociale.
Voglio parlare di sessualità alternative e del loro diritto ad esistere e manifestarsi, parlo di antiproibizionismo, di psichedelia e lo faccio con competenza. Esprimo sentimenti come l’antirazzismo, antibullismo, antiabilismo, parlo di amore incondizionato, parlo di solitudine, emarginazione, discriminazione, esclusione dalla vita sociale.
Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile?
Forse ha più senso se vi dico gli stili musicali che ascolto e uno due riferimenti per ciascuno poiché sono tanti: rock’n’roll Chuck Berry, rock The Doors Led Zeppelin CCR Rolling Stone Deep Purple, pop The Beatles Radiohead, bossa nova Toquinho Tom Jobim, funk RHCP James Brown, grunge Nirvana, hot jazz Louis Armstrong, big band jazz e jungle jazz Charles Mingus e Duke Ellington, fusion Miles Davis, discomusic Chic, elettronica Walter Carlos, surf Beach Boys e The Trashmen, cantautorato e musica italiana Modugno Carsosone R. Gaetano De André L. Dalla P. Daniele, Donatella Rettore, musica gypsy Django Reinhardt.
Di cosa parla il tuo nuovo singolo “Loophole” e cosa vuole trasmettere?
Parla di alcuni dei temi accennati sopra quali sessualità alternative, giustizia sociale, antiabilismo, discriminazione. Riprende anche il tema simbolico del carnevale come pride di tutti i corpi che si manifestano liberi autodeterminandosi. Nel ritornello c’è un messaggio doloroso, una sorta di messaggio nella bottiglia: “baby lasciami andare, lasciami andare a casa”. In altre parole “torna da me”.
Possiamo sapere di più riguardo al videoclip che accompagna il singolo?
É stato girato nel giro di circa 5 ore dal videomaker Gianluca Battilani al Grindhouse Club di Padova, ha coinvolto la ballerina Laura Baldon, il ballerino acrobata Bruno Carlini e la fata Valentina. La coreografia é stata curata da Isabella Pettenuzzo mentre la storyline é stata scritta da Federica Esposti. Il locale é ricco di simboli: antifascisti, Padova Hardcore, una gabbia, un palo per la pole dance, abbiamo usato anche un carrello della spesa che rimanda al consumismo, la parrucca infine é un simbolo di libertà e la libertà ha sempre un prezzo da pagare come si intuisce nella scena finale del video.
Che progetti hai per il futuro?
Espatriare in Spagna, girare facendo soprattutto busking, arte di strada, comporre un nuovo album di canzoni non solo in italiano, registrare vecchie composizioni del liceo e incidere dal vivo standard jazz e blues.
Ciao Fik, grazie di essere qui con noi. Parlaci di te e di come è nata la tua passione per la musica?
Ciao Fatti Musicali, grazie a voi per avermi invitato. Sono un chitarrista, cantante e compositore, mi dedico anche all’insegnamento, alla realizzazione di eventi e alla gestione del booking e dei social media del mio progetto.
Qual è il messaggio che vuoi lanciare con la tua musica?
I messaggi sono tanti: voglio promuovere una cultura per la pace ma al contempo per la legittima difesa di un singolo o di un gruppo e parlare di redistribuzione delle ricchezze, giustizia sociale.
Voglio parlare di sessualità alternative e del loro diritto ad esistere e manifestarsi, parlo di antiproibizionismo, di psichedelia e lo faccio con competenza. Esprimo sentimenti come l’antirazzismo, antibullismo, antiabilismo, parlo di amore incondizionato, parlo di solitudine, emarginazione, discriminazione, esclusione dalla vita sociale.
Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile?
Forse ha più senso se vi dico gli stili musicali che ascolto e uno due riferimenti per ciascuno poiché sono tanti: rock’n’roll Chuck Berry, rock The Doors Led Zeppelin CCR Rolling Stone Deep Purple, pop The Beatles Radiohead, bossa nova Toquinho Tom Jobim, funk RHCP James Brown, grunge Nirvana, hot jazz Louis Armstrong, big band jazz e jungle jazz Charles Mingus e Duke Ellington, fusion Miles Davis, discomusic Chic, elettronica Walter Carlos, surf Beach Boys e The Trashmen, cantautorato e musica italiana Modugno Carsosone R. Gaetano De André L. Dalla P. Daniele, Donatella Rettore, musica gypsy Django Reinhardt.
Di cosa parla il tuo nuovo singolo “Loophole” e cosa vuole trasmettere?
Parla di alcuni dei temi accennati sopra quali sessualità alternative, giustizia sociale, antiabilismo, discriminazione. Riprende anche il tema simbolico del carnevale come pride di tutti i corpi che si manifestano liberi autodeterminandosi. Nel ritornello c’è un messaggio doloroso, una sorta di messaggio nella bottiglia: “baby lasciami andare, lasciami andare a casa”. In altre parole “torna da me”.
Possiamo sapere di più riguardo al videoclip che accompagna il singolo?
É stato girato nel giro di circa 5 ore dal videomaker Gianluca Battilani al Grindhouse Club di Padova, ha coinvolto la ballerina Laura Baldon, il ballerino acrobata Bruno Carlini e la fata Valentina. La coreografia é stata curata da Isabella Pettenuzzo mentre la storyline é stata scritta da Federica Esposti. Il locale é ricco di simboli: antifascisti, Padova Hardcore, una gabbia, un palo per la pole dance, abbiamo usato anche un carrello della spesa che rimanda al consumismo, la parrucca infine é un simbolo di libertà e la libertà ha sempre un prezzo da pagare come si intuisce nella scena finale del video.
Espatriare in Spagna, girare facendo soprattutto busking, arte di strada, comporre un nuovo album di canzoni non solo in italiano, registrare vecchie composizioni del liceo e incidere dal vivo standard jazz e blues.
